L’effetto dell’integrazione della razione con farina di lino estrusa sul contenuto in CLA (Acido Linoleico Coniugato) nel latte - Il caso della razza Reggiana

L’effetto dell’integrazione della razione con farina di lino estrusa sul contenuto in CLA (Acido Linoleico Coniugato) nel latte - Il caso della razza Reggiana

Authors

  • Gian Battista Castagnetti Dipartimento di Scienze degli Alimenti, Facoltà di Agraria, Università di Bologna, Sede di Reggio Emilia
  • P. Delmonte U.S. Food and Drug Administration, Center for Food Science and Applied Nutrition, College Park,MD 20740
  • S. Melia Dipartimento di Scienze degli Alimenti, Facoltà di Agraria, Università di Bologna, Sede di Reggio Emilia
  • A. Gori Dipartimento di Scienze degli Alimenti, Facoltà di Agraria, Università di Bologna, Sede di Reggio Emilia
  • G. Losi Dipartimento di Scienze degli Alimenti, Facoltà di Agraria, Università di Bologna, Sede di Reggio Emilia

Keywords:

CLA (Acido Linoleico Coniugato), acido rumenico (C18, 2 c9-t11), acido vaccenico (C18, 1 trans-11)

Abstract

Il presente lavoro è stato eseguito nel 2005, per una durata di circa 8 mesi, in un allevamento di bovine da latte di razza Reggiana. Agendo sulla modificazione della razione di base delle bovine in funzione del periodo di alimentazione (secco o verde) e con l’inserimento nella stessa di una integrazione di farina di lino estrusa (300 g/d) è stata confermata la possibilità di poter influenzare la composizione acidica in generale e il contenuto in CLA (Acido Linoleico Coniugato) in particolare, del grasso del latte. In questo senso, i principali risultati acquisiti e statisticamente significativi, riguardano in particolar modo l’Acido Rumenico (C18:2 c9-t11) e l’Acido Vaccenico (C18:1 trans-11) che aumentano rispettivamente del 45% e del 47%, in seguito alla somministrazione di lino; peraltro gli stessi dati confermano la stretta correlazione esistente tra il contenuto di questi due acidi grassi presenti nel latte. D’altra parte, gli acidi grassi saturi (SFA) e monoinsaturi (MUFA) non subiscono variazioni significative, con un’unica eccezione rappresentata dall’acido oleico, che aumenta in corrispondenza dell’integrazione con il lino e diminuisce quando lo stesso componente viene sospeso dalla dieta. In conclusione risulta pertanto possibile poter aumentare il contenuto in CLA nel latte e di conseguenza nei prodotti derivati e migliorare il valore nutrizionale degli stessi nell’ambito dell’alimentazione umana attraverso un’opportuna e mirata integrazione della razione delle bovine.

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Published

01-09-2008

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Original articles

How to Cite

1.
Castagnetti GB, Delmonte P, Melia S, Gori A, Losi G. L’effetto dell’integrazione della razione con farina di lino estrusa sul contenuto in CLA (Acido Linoleico Coniugato) nel latte - Il caso della razza Reggiana. Progr Nutr [Internet]. 2008 Sep. 1 [cited 2025 Sep. 28];10(3):174-83. Available from: https://mail.mattioli1885journals.com/index.php/progressinnutrition/article/view/4935